Nel settore del TPL ci è voluto molto tempo, forse troppo, ma, finalmente, le tante segnalazioni circa le aggressioni avvenute ai danni delle lavoratrici e dei lavoratori del TPL puntualmente rappresentate in ogni sede, e le denunce talvolta purtroppo resesi necessarie, oggi trovano unità di intenti tra i soggetti istituzionali che sono deputati a garantire la sicurezza.
Gli impegni assunti dalla Prefettura di Roma, dalla Regione Lazio, da Roma Capitale, da Atac, da Cotral e dalle Organizzazioni Sindacali hanno tra gli obiettivi principali quello di sviluppare, sostenere e sperimentare ogni possibile iniziativa che possa garantire maggiore sicurezza nelle stazioni, nei capilinea, sui mezzi di trasporto e in ogni luogo di presenza dei servizi pubblici locali.
Le innovazioni tecnologiche, in aggiunta alle cabine chiuse, e la cooperazione proattiva delle forze dell’ordine, sono gli elementi portanti che, se posti sinergicamente in essere, potranno determinare un innalzamento delle soglie di sicurezza diretta e indiretta.
Poiché il tema della sicurezza è fortemente percepito come di prioritaria importanza anche dall’utenza, gli obiettivi condivisi oggi, garantendo un ambiente lavorativo più sicuro, garantiranno maggiore sicurezza nel servizio pubblico, quindi non soltanto alla comunità delle lavoratrici e dei lavoratori ma a tutta la cittadinanza.
Abbiamo – peraltro – sottolineato l’esigenza di affrontare il tema delle aggressioni nell’ambito di approcci culturali al delicato problema, diffondendo massicce iniziative educative per sensibilizzare al valore del rispetto sociale in qualsiasi ambito territoriale.