Incontro Presidente Consiglio LORO SEDI dei Ministri 20/04/2021 | UIL Trasporti Lazio

Incontro Presidente Consiglio LORO SEDI dei Ministri 20/04/2021

Oggi abbiamo incontrato il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, a Palazzo Chigi in vista della presentazione alle Camera del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che dovrà essere inviato alla Commissione Europea entro il prossimo 30 Aprile.

Abbiamo innanzitutto posto una questione di metodo manifestando al governo l’impossibilità di poter esprimere, pur ormai alle porte della presentazione del PNRR, un giudizio compiuto sullo stesso non avendo mricevuto alcun testo e non essendoci mai confrontati sul quadro generale. Un confronto serio, per essere tale, ha bisogno di documenti. Non possiamo di certo fermarci alle sole narrazioni.

Per questo abbiamo chiesto al Presidente del Consiglio come intende confrontarsi con le parti sociali, rammentando gli impegni che la Commissione Europea pone in termini di dialogo sociale con le stesse. Alcuni mgoverni europei hanno deciso di allegare ai loro piani le posizioni delle parti sociali. Abbiamo avanzato la proposta al Presidente Draghi che ha accettato previa verifica. Per dare seguito a tutto ciò, tuttavia, avremo bisogno di un piano “scritto” per valutare cosa è cambiato rispetto alla versione presentata dal precedente Governo.

Abbiamo rappresentato la nostra idea di Next Generation quale occasione per parlare di temi europei, del rifinanziamento di Sure, dell’emissione dei social bond e del superamento del patto di stabilità. Scelte – come quella di Sure – che, tuttavia, dipendono dai governi nazionali, come ha dichiarato lo stesso Commissario europeo al Lavoro Schmit in un incontro tenutosi nella giornata di ieri con il Sindacato Europeo. Abbiamo, pertanto, invitato il Governo a un impegno diretto in Europa su questo tema.

Abbiamo chiesto al Presidente se il PNRR sia collegato al recente DEF: a una prima lettura ci sorge qualche dubbio, soprattutto per quanto concerne le politiche ambientali.

Abbiamo nuovamente insistito per ricevere chiarimenti sulla Governance e sul coinvolgimento delle parti sociali nello sviluppo e soprattutto nell’implementazione del Piano. Abbiamo ribadito che non è nel nostro interesse far parte della cabina di regia che determinerà le scelte economiche e i trasferimenti, tuttavia, restiamo convinti che, per ognuna delle sei missioni, la declinazione dei progetti avrà impatti limitati se quest’ultimi non saranno accompagnati dalle necessarie riforme. La presenza delle riforme è strettamente connessa all’erogazione dei fondi da parte della Commissione Europea.

Sulla PA abbiamo fatto un accordo importante, come anche sui temi del lavoro stiamo lavorando e ci auguriamo di arrivare presto ad un’intesa, ma tutto appare scollegato dal percorso che noi abbiamo identificato e che la Commissione ha previsto. Quello che sta facendo a Bruxelles la Commissione con il gruppo di lavoro dedicato, del resto, è molto diverso da quello che stiamo facendo nel nostro Paese.

È essenziale confrontarsi nell’interesse del Paese o non delle parti e per questo abbiamo portato le nostre proposte al Presidente Draghi.

In primo luogo, abbiamo chiesto, come già fatto nel precedente piano, un cronoprogramma degli interventi quale condizione necessaria per richiamare tutti agli impegni temporali e all’assunzione delle responsabilità che ne derivano.

Il secondo tema puntualizzato è che per noi il Lavoro viene prima di tutto. Alcune esperienze europee ci dimostrano che misure, progetti e declinazioni dei singoli piani di riforma sono state accompagnate da previsioni dell’impatto occupazione delle stesse. Chiediamo che ciò avvenga anche nel nostro PNRR sui singoli progetti.

Ci sono poi altri temi, oltre al lavoro, che vanno affrontati però prima degli altri e uno su tutti è quello della riforma del fisco. Non è certo il condono delle cartelle esattoriali quello che ci aspettavano. Vogliamo parlare di donne, giovani e mezzogiorno per analizzare e comprenderne le ricadute concrete e non solo percentuali.  Abbiamo bisogno di fatti concreti. Ascoltiamo e rappresentiamo tutti i giorni le persone che stanno attraversando momenti difficili e vorremmo dire loro, con grande senso di responsabilità, che siamo tutti coinvolti in un progetto che riguarda il nostro futuro.

Per fare un patto c’è necessità di avere la stessa visione.

Noi siamo pronti ad assumerci la nostra responsabilità ma con molta franchezza per questi motivi abbiamo bisogno fin da subito di qualche elemento in più.

PierPaolo Bombardieri

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