Le 22 ragioni di uno sciopero giusto | UIL Trasporti Lazio

Le 22 ragioni di uno sciopero giusto

Venerdì 11 novembre per 4 ore, dalle 08:30 alle 12:30, si svolgerà uno sciopero che interesserà il trasporto pubblico di Roma.

Tale sciopero è stato proclamato dopo diversi tentativi di conciliazione tra le Organizzazioni Sindacali e ATAC, tutti infrantisi a causa dell’evidente mancanza di volontà da parte dell’Azienda a fornire con concretezza ed esaustività risposte adeguate alle problematiche circostanziate con serietà e responsabilità dalle Organizzazioni Sindacali.

Tutti i temi oggetto della vertenza impattano in modo fortemente negativo non soltanto sulle lavoratrici e sui lavoratori ma anche sul servizio, e quindi sulla cittadinanza. La proclamazione dello sciopero si è resa improcrastinabile proprio per questo motivo, e, nel caso in cui ATAC dovesse permanere in un atteggiamento di chiusura e rifiuto del confronto, quella di venerdì 11 novembre sarà soltanto la prima di altre azioni volte a sollecitare le risposte che aspettiamo da troppo tempo.

Perché noi abbiamo 22 volte ragione:

  1.  ATAC non ha rispettato il Piano Assunzionale, mancando di avviare tutte le procedure per la copertura completa del fabbisogno individuato, comportamento che non ha determinato il superamento delle strutturali carenze di organico;
  2.  ATAC non ha applicato gli accordi sottoscritti sui carichi di lavoro degli Operatori di Esercizio, mancando di adottare un nuovo sistema di turnazione, benché fossero state individuate soluzioni per rimodulare i picchi e i carichi di lavoro;
  3. ATAC non ha concesso tutte le giornate di ferie richieste dalle e dai dipendenti, causando aumenti di carichi pregressi e soprattutto mancando nel garantire il dovuto recupero psico-fisico del personale;
  4. ATAC ha pianificato turni di lavoro eccessivamente gravosi, dove in molti casi si registrano anche delle difformità nelle assegnazioni tra gli Operatori di Esercizio;
  5.  ATAC ha mancato di confrontarsi con le Organizzazioni Sindacali circa l’allocazione del personale, mancando di concertare i criteri di assegnazione, sia per quanto concerne le nuove assunzioni a tempo determinato, sia per quanto concerne i trasferimenti del personale stabilmente in organico;
  6. ATAC ha mancato di applicare uniformemente gli accordi sulla ricollocazione del personale operativo che ha perduto le condizioni di idoneità psico-fisica in seguito a malattia o infortuni sul lavoro;
  7. ATAC ha mancato di confrontarsi con le organizzazioni sindacali riguardo alle attività del personale operativo di Direzione Metro C;
  8. ATAC non ha mai convocato le Organizzazioni Sindacali ad un tavolo specifico sulla drammatica situazione della Linea Roma-Centocelle;
  9. ATAC ha organizzato corsi di formazione in alcuni casi coercitivi, programmati anche al di fuori dell’orario di lavoro ed a volte svolti in modalità autodidatta che hanno riguardato anche la sicurezza di esercizio, senza il preventivo confronto con le organizzazioni sindacali per il personale di Metroferro e di Superficie;
  10. ATAC ha mancato di dare seguito agli accordi sottoscritti circa il personale amministrativo, sia per quanto riguarda la flessibilità oraria sia per quanto riguarda lo smart working;
  11. ATAC ha mancato di convocare le organizzazioni sindacali per un confronto richiesto circa il sistema dell’erogazione dei pasti e la riattivazione del servizio di mensa;
  12. ATAC ha mancato di confrontarsi preventivamente con le Organizzazioni Sindacali circa la riorganizzazione della Centrale Infomobilità e l’individuazione del personale da destinare alla stessa;
  13. ATAC ha mancato di confrontarsi e di risolvere le problematiche legate alle carenze di organico in tutte le “aree operative” delle linee di metropolitana A e B, di personale della linea metropolitana C, degli operatori di manutenzione, causando pesantissime ricadute sui carichi di lavoro, innumerevoli episodi di mancata concessione di ferie ed emergenziali riorganizzazioni delle attività lavorative;
  14. ATAC ha mancato di applicare accordi sottoscritti nell’ambito del settore biglietterie, che comunque ha anche diverse problematiche che aspettano tuttora di essere adeguatamente affrontate;
  15. ATAC ha mancato di erogare le indennità incentivanti in occasione di eventi eccezionali quali il G20;
  16. ATAC ha mancato di affrontare le carenze strutturali del parco rotabile (tram e metropolitane), che generano riflessi molto negativi sul personale di guida e sulle attività manutentive;
  17. ATAC non ha mai adeguato le officine dal punto di vista infrastrutturale ed ha mancato di offrire idonei piani formativi agli operai;
  18. ATAC non ha mai avviato in confronto circa la necessaria riorganizzazione del settore Verifica Titoli di Viaggio;
  19. ATAC non ha pianificato adeguatamente l’attività degli organici in tutti i settori operativi, ingenerando il ricorso allo straordinario obbligatorio, ai “doppi turni” ed al sistematico ed inaccettabile annullamento dei riposi;
  20. ATAC ha avviato il nuovo sistema gestionale GTP nel settore “sosta su strada” in modo non coerente con quanto previsto negli accordi in merito, generando gravose ricadute sul personale interessato;
  21. ATAC non risolve il problema della presenza diffusa di personale non idoneo e di personale allocato in attività di impropria competenza;
  22. ATAC genera ancora gravi preoccupazioni circa gli assetti futuri, le condizioni economiche generali (gravate anche dal diffuso contenzioso legale interno), la continuità del concordato preventivo e il nuovo contratto di servizio.

È fondamentale che la cittadinanza comprenda che questo sacrificio che le lavoratrici ed i lavoratori di ATAC si apprestano a fare nella mattinata di venerdì è necessario non soltanto per ottenere le giuste garanzie di rispetto dei loro diritti fondamentali, ma anche per migliorare un servizio pubblico che tutte e tutti sappiamo essere quantitativamente e qualitativamente insufficiente.

La virtuosa gestione dell’azienda di trasporto della Capitale è – infatti – elemento imprescindibile, anche negli aspetti che riguardano la corretta conduzione delle relazioni industriali.

Roma può e deve avere un servizio pubblico all’altezza di una grande Capitale europea; può farlo, ne siamo convinti, solo con una grande alleanza tra le aziende, chi lavora e chi abita e vive la città, che passa dalla comprensione profonda dei problemi, dal rifiuto delle spiegazioni semplicistiche e dall’individuazione di facili capri espiatori, dalla forte istanza per ottenere puntuali risposte alle corrette domande, dalla disponibilità di tutte le parti coinvolte ad avviare un confronto franco che uno per uno risolvano tutti i problemi che ingabbiano un sistema in crisi da troppo tempo.

L’attuale gestione di ATAC ha scelto la strada dell’inerzia amministrativa e della continuità con un sistema di conduzione aziendale che negli anni passati ha prodotto pesanti disfunzioni invece di affrontare le problematiche nel tentativo di superare quel fardello e proiettare l’azienda verso percorsi futuri più efficienti e virtuosi.

Apriamo pertanto una stagione di conflitto, nella consapevolezza di aver tentato ogni strada alternativa e sempre responsabilmente disponibili al confronto franco nel pieno rispetto dell’interesse pubblico.

Le Segreterie Regionali di Filt CGIL e UIL Trasporti Lazio

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