Non ci ha fermato la pioggia battente: la Uiltrasporti Lazio stamattina era in piazza della Madonna di Loreto alla manifestazione di CGIL e UIL, indetta nell’ambito dello sciopero generale regionale, insieme a tantissime lavoratrici e tantissimi lavoratori, giovani donne e giovani uomini, pensionate e pensionati.
Persone. Che hanno sfidato le condizioni meteorologiche avverse e in numerosissime sono scese in piazza per rappresentare la contrarietà ad una manovra di bilancio che non possiamo condividere e che chiediamo al Parlamento di cambiare. Perché non accettiamo che in questo paese la stabilità del lavoro non sia un valore assoluto da perseguire come obiettivo primario, ma anzi – con le scelte politiche – si accresca la precarietà. Perché la povertà va combattuta e nessuna persona deve essere lasciata indietro; ogni risorsa deve essere utilizzata per diminuire le inaccettabili disuguaglianze che invece non fanno che allargarsi. Chiediamo più attenzione verso le fragilità, più investimenti in welfare pubblico, più giustizia sociale e fiscale.
Ci aspettiamo un cambio di rotta, perché la manovra, per come impostata dal Governo, pone il Paese su una strada sbagliata.
In questo momento di crisi economica, che mette a dura prova la stabilità delle famiglie, siamo in piazza a ricordare che il bilancio non è mai una questione tecnica ed è sempre una questione di scelte politiche. Ogni giorno nel nostro settore tocchiamo con mano le difficoltà di chi lavora, conosciamo la sciagura del lavoro sottopagato, di quello senza le adeguate condizioni di sicurezza, di quello precario. E conosciamo la difficoltà di chi onestamente lavora e paga le tasse fino all’ultimo centesimo ad arrivare alla fine del mese.
Non possiamo restare in silenzio di fronte ad una manovra iniqua; non lo abbiamo fatto oggi e non lo faremo in futuro, perché la nostra mobilitazione continua. Continueremo a chiedere di detassare la tredicesima, gli aumenti contrattuali e gli accordi di secondo livello; di creare occupazione stabile e sicura; di non estendere il campo di utilizzo dei voucher; di non bloccare la rivalutazione delle pensioni e di non peggiorare “opzione donna”; di riformare le pensioni riconoscendo la diversa gravosità dei lavori e creare una pensione di garanzia per le giovani generazioni; di contrastare in modo tenace l’evasione fiscale e di non depotenziare la tassazione degli extra-profitti; di fortificare e migliorare gli strumenti di sostegno al
reddito; di investire vigorosamente in istruzione, sanità e servizi pubblici.
Continueremo a spiegare le nostre ragioni, continueremo a spiegare perché questa manovra è sbagliata e perché è necessario cambiarla.
